mercoledì 17 febbraio 2010

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/template/template_eureka.shtml

Questa idea non ha la pretesa di eliminare l'evasione fiscale in generale ma solo quella legata, direttamente (IVA) e indirettamente (imposte sul reddito), alla mancata emissione delle ricevute e degli scontrini fiscali.
E' nata facendo tesoro delle esperienze di altri Paesi, tra cui la Cina, ma interpretandola in chiave italiana, secondo la fiscalità italiana e con un occhio a un grande successo degli ultimi anni: il "gratta e vinci".

Il successo del gratta che vinci che tutti conosciamo è dovuto principalmente a 2 fattori:

1)la semplicità (gratto e vinco)
2)l'immediatezza (incasso subito-quasi sempre)

L'idea del gratta e vinci gratuito (creato "ad hoc" per questo scopo) rilasciato all'atto di un'acquisto o di una spesa non può fare a meno, pena l'insuccesso di tutta l'operazione, di mantenere inalterati questi due aspetti: semplicità e immediatezza, perchè soltanto in questo modo daremo soddisfazione al piacere "ludico" insito nell'animo umano e faremo in modo che la richiesta giunga prepotentemente dal basso.

1)I gratta e vinci sono emessi dal Ministero delle Finanze.
2)I gratta e vinci sono acquistati dagli Esercenti presso i tabaccai, uffici postali, banche.
3)il prezzo di acquisto del gratta e vinci da parte dell'esercente è pari all'importo dell'IVA sul valore nominale dello stesso (es: su un gratta e vinci del valore nominale di 10 euro il prezzo per l'esercente sarà di euro 2,00 circa pari un un'aliquota IVA del 20%-chi fosse soggetto ad aliquote diverse pagherà secondo la propria aliquota)
4)la somma pagata viene registrata come IVA già corrispota
5)il valore nominale dei gratta e vinci dovrebbe essere variabile a secondo dell'importo medio della transazione e potrebbe essere ad esempio di euro 1-2-5-10-50-100
6)il valore della vincita più frequente è pari all'importo nominale del gratta e vinci
7)il rilascio della pezzatura del gratta e vinci è a discrezione dell'esercente e sarà ovviamente in funzione del suo valore medio di scontrino
8)le vincite fino a un certo importo verranno pagate direttamente dall'esercente; quelle di importo più elevato potranno essere pagate direttamente dalla banca alla presentazione del gratta e vinci vincente prelevandone il corrispettivo su un apposito conto del Ministero delle Finanze
9)al momento del primo pagamento dei gratta e vinci da parte dell'esercente, potrà essere scontata una "somma pari al 10-20%" per consentire allo stesso di pagare le vincite senza doverle anticipare; tale somma verrà via via conguagliata con i pagamenti successivi.

la logica delle vincite sarà la seguente:

1)per i gratta e vinci di valore nominale basso:
vincite frequenti di importo pari al valore nominale oltre a qualche vincita via via più elevata ma mediamente bassa o medio bassa salvo inserire molto raramente qualche vincita "interessante"

2)per i gratta e vinci di valore nominale medio:
vincite meno frequenti del caso precedente di importo pari al valore nominale oltre a qualche vincita via via più elevata ma mediamente bassa o medio bassa salvo inserire molto raramente qualche vincita "particolarmente interessante"

3)per i gratta e vinci di valore nominale alto (per limitare la possibilità che cliente ed esercente si accordino per "lo sconto" al posto del gratta e vinci):
vincite "non particolarmente frequenti" di importo pari al valore nominale oltre a poche vincite elevate a cui verrà data visibilità tramite giornali e televisione

Per dare maggiore forza all' iniziativa si possono anche abbinare estrazioni mensili e lotterie varie sui numeri di serie dei gratta e vinci emessi in un determinato periodo, ma solo per "dare maggiore forza", perchè l'azione, richiesta dal basso, deve esaurirsi, all'atto della transazione (in quel preciso momento vinco o non vinco -. incasso immediatamente o verso il gratta e vinci in banca).

Eventuali furti o smarrimenti dei gratta e vinci non costituiscono problema premesso che gli stessi non avranno nessun valore commerciale se non distribuiti all'interno dell'esecizio che li avrà ufficialmente acquistati: smercio e spaccio di gratta e vinci rubati o smarriti è impossibile; in caso di furto o smarrimento, a seguito di denuncia, gli stessi verranno annullati e restituiti all'esercente con una codifica diversa.

Le risorse per il pagamento dei costi e delle vincite verranno dal recupero dell'IVA e degli imponibili.

La mancata emissione degli scontrini non avviene nella grande distribuzione pertanto, qualora non si incorresse in leggi volte ad impedire "disparità di trattamento tra i soggetti coinvolti", si potrebbe pensare di limitare l'obbligatorietà di questa normativa, per quanto riguarda il commercio al dettaglio, agli esercizi con giro di affari al di sotto di una certa soglia; in questo modo, quella che potrebbe apparire come una normativa "penalizzante" si trasformerebbe in un formidabile incentivo in quanto il consumatore avrebbe un motivo in più per rivolgersi al commerciante "tradizionale".

Il commerciante sarà inoltre agevolato in quanto risparmierà il costo del registratore fiscale (divenuto superfluo) oltre alla manutenzione e materiali di consumo dello stesso; la sua contabilità sarà estremamente semplificata perchè lo Stato saprà quasi esattamente il suo giro di affari.

Codici a barre, lettori ottici, software ad hoc faranno in modo che la gestione della normativa da parte del Ministero delle Finanze e di tutte le parti coinvolte sarà stremamente semplice.